L’Autorità avverte: senza il GNL russo, l’UE si trova ad affrontare uno “shock energetico”.

L'Autorità avverte
Senza il GNL russo, l’UE si trova ad affrontare uno “shock energetico”.

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L’UE vuole bandire completamente la Russia dal mercato europeo del gas entro il 2027. Il Paese è ancora il secondo fornitore di GNL del gruppo di Stati e contribuisce in modo significativo all’approvvigionamento. Il regolatore energetico europeo Acer consiglia quindi cautela.

Il regolatore energetico europeo Acer ha avvertito che l’UE deve continuare a importare gas naturale liquefatto (GNL) russo per evitare uno “shock energetico”. “Gli sforzi per ridurre le importazioni record di GNL russo in Europa dovrebbero essere affrontati con cautela”, ha affermato l'autorità citata dal Financial Times. Secondo un rapporto, la riduzione dovrebbe avvenire gradualmente. Ciò evidenzia un dilemma per l’UE: da un lato vuole garantire la sicurezza energetica e dall’altro riduce le entrate della Russia riducendo gli acquisti di gas.

Secondo il giornale, i diplomatici dell'UE provenienti da Svezia, Finlandia e Stati baltici stanno sollecitando l'UE a imporre un divieto immediato e totale sul gas naturale liquefatto russo. Tuttavia, tale azione richiede il consenso di tutti gli Stati membri.

L’Unione Europea si sta allontanando dal gasdotto russo dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, e si sta spostando in gran parte verso il gas liquefatto, anche dalla Russia, con l’aumento della domanda globale. La Russia è il secondo fornitore di GNL dell’UE dopo gli Stati Uniti, rappresentando lo scorso anno il 16% delle importazioni totali. Secondo il fornitore di dati Kpler, l’anno scorso i paesi dell’UE hanno acquistato 15,5 milioni di tonnellate di GNL russo, quasi il 40% in più rispetto al 2021.

Le importazioni di GNL non sono soggette alle sanzioni dell’UE imposte dopo che la Russia ha lanciato una guerra contro l’Ucraina. Tuttavia, la Commissione europea ha fissato l’obiettivo di garantire che la Comunità non acquisti gas russo entro il 2027, né tramite navi cisterna per GNL né tramite gasdotti. Secondo l’autorità di regolamentazione energetica Acer, in questa fase è difficile porre fine a tutte le importazioni di GNL russo. Infine, le cosiddette clausole di fissazione rendono più difficile la modifica dei flussi di fornitura perché limitano la rivendita del gas ad altri acquirenti.

Gli effetti del divieto di importazione influenzeranno gli Stati membri dell’UE in misura molto diversa. Secondo le stime del think tank Bruegel di Bruxelles, lo scorso inverno il gas naturale liquefatto russo rappresentava solo il 4% della fornitura di gas della Germania. D’altro canto, anche il 15% del gas in Francia e il 18% in Spagna proveniva da fornitori di GNL russi.

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